Circa l’84,7 % degli edifici residenziali sono annoverati nelle classi energetiche più basse E-F-G ed assorbono oltre un terzo dei consumi . il piano mette a disposizione circa 15 miliardi per tagliare le emissioni entro il 2030 L’unione Europea ha fissato il primo traguardo ( -55% rispetto allo scenario del 1990 ) oltre 30 milioni d’immobili dovranno obbligatoriamente essere rigenerati dal punto di vista termoenergetico e senz’altro l’ecobonud al 110% non sarà sufficiente atteso che terminerà al 31.12.2023 per ridursi dal 1° gennaio 2024 al 70%
I nuovi edifici dovranno essere ad missioni zero. Non solo dovrà essere rigenerato “l’involucro” ma anche il sistema di produzione dell’energia, senza diventare rossi, consierando sia il nucleare che l’idrogeno. Come al solito l’Italia rincorre soluzioni e prospettive che ci vedono sempre con il fiato lungo e la lingua a penzoloni.
Auspichiamo che la batosta 2022 ( raddoppio dei costi !) allerti l’attenzione dei condomini