Tariffe energetiche: disastro annunciato

Non siamo stati nel tempio di Apollo e non abbiamo svolto il ruolo di sacerdote preveggente alla Cassandra maniera; certo è che poco meno di anno fa in più occasioni abbiamo allertato utenti condomini forze politiche, sigh…forze politiche! , del disastro tariffario che si sarebbe scatenato nel 2022, aggravato poi dallo scoppio del conflitto Russia Ucraina.
Ieri, 16 agosto sul mercato di Amsterdam il megawattora è arrivato a 251 euro per ripiegare e chiudere a fine giornata a 223 euro Ad agosto 2021 il prezzo era di 27 euro. L’energia elettrica invece si attesta sulla piazza di LIpsia, dove ha sede la Borsa europea dell’energia a 527 euro.
La Germania preoccupata ha mantenuto in funzione le tre centrali nucleari che avrebbero dovuto a dicembre 2021.
Gli utenti, i condomini, si accorgono solo ora (hanno ricevuto le richieste di pagamento per la stagione 2022/2023) degli assurdi incrementi tariffari, ovviamente la colpa è dell’amministratore. Peccato che il Governo, da me personalmente sollecitato anche attraverso la pubblicazione di una richiesta specifica al Presidente Draghi di riduzione delle accise sull’energia necessaria per il funzionamento di impianti condominiali, di riduzione dell’IVA dal 10 al 5% siano rimaste lettera morta così come le associazioni di categoria sono rimaste rumorosamente in silenzio
Il Governo ha raddoppiato gli incassi d’IVA (non ci vuole un genio per capire che se raddoppia la base imponibile raddoppia l’IVA) per non parole dell’assurdità tipicamente italiana dove si paga l’IVA anche sulle imposte ( e vai a capire dove sta il valore aggiunto sulle imposte).
Certo anche la siccità ha contribuito al caro energia (le centrali idroelettriche funzionano a regime ridotto – in Italia la produzione di 4500 centrali è di minuti del 40% )
Purtroppo i prezzi del metano potrebbero salire ancora superando i 4000 euro per 100mc.
Forse maggior attenzione, meno demagogia, più propensione ai problemi reali aiuterebbe e non poco il paese Italia ed i suoi abitanti ad essere meno afflitti dagli effetti di una tempesta perfetta: inflazione, aumento tassi interesse, conflitto russo ucraino, COVID (a settembre è prevista una ripresa allarmante dei contagi) siccità, e crisi energetica.
Auspichiamo e speriamo che le elezioni del 25 settembre dotino l’Italia di un governo autorevole libero da condizionamenti e promesse irrealizzabili.