Detta così non parrebbe uno sconvolgimento. Invece la remunerazione dei costi di generazione delle unità essenziali per la sicurezza del sistema elettrico hanno determinato la chiusura programmata per tre centrali a carbone dal 2025 . I proprietari delle tre centrali hanno pensato di chiuderle anzitempo e questo ha determinato l’aumento di o,12 centesimo ogni KWh consumato dopo il primo ottobre 2020
L’operazione denomina Coal Phase out pone ulteriori oneri in capo all’utente : Dal gennaio 2022 75 milioni per due nuove centrali gas, Dal 2023 un ulteriore onere di 300 milioni per altre nuove centrali a gas che rappresenterà la prima rata di 15 e così per un totale di 4,5 miliardi ( il 15% di una manovra finanziaria )
E quel che lascia basiti riguarda l’aspetto ambientale: concessione di emanare 2,4 milioni di tonnellate di CO2 l’anno, quasi il 5% di tutta la CO2 emessa nel 2019 . le nuove centrali verranno costruite su terreno agricolo
Concludo affermando ciò che molti pensano e che nessuno ha il coraggio di sostenere . Se nella vicinissima Svizzere e nella vicina Francia esistono in funzioni centrali nucleari perché mai in Italia non si ripropone il tema della produzione di energia con il nucleare ?
L’italia è un paese pieno di contraddizioni che si nutre di proclami ….poco nutrienti e per niente utili !